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Performance

Questa sezione contiene:

 

La “Performance” è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che un soggetto (sistema, organizzazione, team, singolo individuo) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita.

Il suo significato si lega strettamente all’esecuzione di un’azione, ai risultati della stessa e alle modalità di rappresentazione e si presta ad essere misurata e valutata.

“Misurare la performance” significa:
– Fissare degli obiettivi
– Stabilire delle grandezze, cioè degli indicatori che siano specchio fedele degli stessi
– Rilevare sistematicamente (ad intervalli di tempo definiti) il valore degli indicatori

“Valutare la performance” significa:
– Interpretare il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato ottenuto) e argomentare quanto, come e perché tale contributo abbia inciso sul livello di raggiungimento delle finalità dell’organizzazione

Il “Ciclo di gestione della performance”, introdotto dal Decreto legislativo n. 150/2009, consente alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un’ottica di miglioramento della prestazione e dei servizi resi offrendo un quadro di azione che realizza il passaggio dalla cultura dei mezzi (input) a quella dei risultati (output). Il decreto definisce ogni fase del ciclo di gestione con un livello di precisione allo stesso tempo sufficiente per garantirne l’omogeneità, e flessibile, per coprire l’intera realtà delle amministrazioni pubbliche.

Il ciclo di gestione della performance si articola nelle seguenti fasi:
a) definizione ed assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di
risultato e dei rispettivi indicatori;
b) collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse;
c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi;
d) misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale;
e) utilizzo dei sistemi premianti secondo criteri di valorizzazione del merito;
f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo ed ai vertici dell’Ente, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati ed agli utenti e destinatari dei servizi.

E’ possibile, quindi, raggruppare le fasi sopra elencate in quattro processi fondamentali:
– Programmazione
– Pianificazione
– Monitoraggio/controllo
– Valutazione/Misurazione con esito finale nella premialità e nella rendicontazione alla P.A. e ai cittadini

Pertanto dai processi di programmazione e pianificazione prende avvio il ciclo di gestione della performance e in tale prospettiva il decreto prevede la definizione e assegnazione degli obiettivi, dei valori attesi di risultato con i rispettivi indicatori. Seguono la fase dell’assegnazione delle risorse (umane, strumentali, finanziarie) necessarie, la valutazione e l’erogazione di incentivi economici conseguenti alle valutazioni. Gli obiettivi devono essere pertinenti ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell’amministrazione; devono essere precisi e misurabili riferibili normalmente ad un periodo annuale.
Il monitoraggio/controllo deve essere volto alla verifica, in corso d’opera, del perseguimento degli obiettivi assegnati, con la possibilità di poter adottare interventi correttivi.
Il processo della valutazione/misurazione della performance deve avere cadenza annuale e deve essere finalizzato alla misurazione in un’ottica non solo statica “di risultato”, declinato secondo obiettivi di gestione, ma anche in un’ottica dinamica di “prestazione” dell’individuo e dell’intera struttura amministrativa (“performance individuale e performance organizzativa”).
Deve avere, quindi, lo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, di favorire la crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e di doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento.
Come anticipato il Ciclo della performance si conclude con la rendicontazione dei risultati nei confronti degli organi di indirizzo politico-amministrativo e nei confronti dei destinatari dei servizi.

Il ciclo della performance della Città metropolitana di Roma Capitale

La Città metropolitana di Roma Capitale, già Provincia di Roma, ha da tempo adottato, nella sua autonomia statutaria e regolamentare, il “Ciclo della performance” e il “Sistema di misurazione e valutazione delle performance organizzativa ed individuale”, integrati con il ciclo di bilancio ed il sistema di controlli interni, secondo i princìpi e gli strumenti previsti dal Testo Unico sugli enti locali (D.Lgs 267/00).

Al fine di adeguare tale sistema alla normativa vigente in materia ed in coerenza con le “Linee Guida sulla performance, trasparenza ed integrità nelle province” elaborate dal gruppo di lavoro dell’Unione Province Italiane (UPI) per l’attuazione del D.lgs. 150/09 ed approvate dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’Integrità delle amministrazione pubbliche (CIVIT), la Città metropolitana di Roma Capitale, già Provincia di Roma, ha disciplinato il ciclo di gestione della performance stabilendo che lo stesso si realizza attraverso il percorso di predisposizione e di verifica della attività di programmazione e di gestione economico-finanziaria prevista dall’art. 65 del vigente Statuto della Città metropolitana di Roma Capitale nonché attraverso la predisposizione ed il monitoraggio del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) (Piano della Performance) e la redazione degli atti di rendicontazione (Relazione sulla performance).

I principali strumenti del ciclo di gestione della performance sono:

Il piano della performance, ha natura previsionale, strategica, programmatica e operativa in quanto assume, come elementi centrali delle fasi di pianificazione, programmazione, monitoraggio/controllo, tra gli altri, documenti quali la Relazione Previsionale e Programmatica, il Bilancio pluriennale e previsionale annuale, il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e il Piano dettagliato degli Obiettivi (PDO) dove sono individuati gli indirizzi e gli obiettivi strategici, nonché definiti gli indicatori per misurare la performance dell’amministrazione, gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori. Il PIano della Performance, quale adempimento previsto per le Pubbliche Amministrazioni dall’articolo 10, commi 1, lettera a) , e 1 -ter , del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 è stato soppresso con il DPR 24 giugno 2022 , n. 81, in quanto assorbito nell’apposita sezione del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) previsto dall’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113.

La relazione sulla performance.
La relazione sulla performance ha natura consuntiva ed evidenzia, con riferimento all’anno precedente, i risultati di performance organizzativa ed individuale raggiunti rispetto agli obiettivi programmati e alle risorse assegnate, evidenziando gli eventuali scostamenti (cfr art. 10 del D. Lgs n. 150/2009).

La predetta Relazione assolve, inoltre, alla finalità di rendicontare gli stakeholders, esterni e interni, circa i risultati di performance complessivamente raggiunti dall’Ente

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio 2023