“Rattrista che dopo l’annuncio dell’inizio dei lavori sulla Settevene Palo, consiglieri metropolitani, che conoscono bene la vicenda, possano speculare e fomentare politicamente i cittadini che stanno subendo enormi difficoltà in quel quadrante. I lavori sono iniziati con ritardo perché non potevamo procedere in quanto alcuni terreni, interessati alla frana, ricadono in proprietà private e come Ente pubblico, non potevamo intervenire direttamente. Ripristinare un’area privata con soldi pubblici è vietato dalla legge e come ripetuto più volte abbiamo proceduto nell’intimare al privato il ripristino. Gestire soldi pubblici, significa seguire le regole e nel farlo siamo stati obbligati a dilatare i tempi che altrimenti ci avrebbero visto responsabili di reato. Ora, i Consiglieri Pascucci ed Ascani, avrebbero utilizzato risorse pubbliche per intervenire dove non si poteva? Per il rispetto che devo alle istituzioni, immagino di no, quindi non si comprende la loro polemica inutile che fa perdere tempo ai cittadini e all’Ente metropolitano. Noi abbiamo agito rispettando la procedura, abbiamo interessato la Prefettura che ha ordinato al privato di ripristinare. E’ stato necessario un lasso di tempo utile e non imputabile all’Ente metropolitano. Possiamo intervenire solo ora, in danno, trasferendo le spese direttamente alla proprietà dei terreni interessati. Scusandoci con i nostri cittadini dei disagi, abbiamo solo rispettato la legge”.
Teresa Zotta, Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma.