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I dintorni

Il territorio della Riserva ricade all’interno dei confini amministrativi di tre comuni (Mentana, Monterotondo, Sant’Angelo Romano) che offrono la possibilità di piacevoli passeggiate alla scoperta delle testimonianze del passato.

Palazzo Borghese (Archivio Archeoclub Mentana-Monterotondo)

Mentana, l’antico municipio romano Nomentum, divenne nel Medioevo castello fortificato legato in primis alla potente famiglia dei Crescenzi e poi dominio di numerose famiglie tra cui gli Orsini, i Peretti e i Borghese. Il 3 novembre del 1867 Mentana fu teatro della storica battaglia a conclusione della Campagna risorgimentale dell’Agro Romano per la liberazione di Roma voluta da Giuseppe Garibaldi. I volontari garibaldini furono sconfitti dai pontifici e dai francesi accorsi in difesa di papa Pio IX. É possibile visitare il centro storico con la Piazza San Nicola e la splendida scalinata settecentesca a parentesi curva, la Chiesa di San Nicola, il Palazzo Borghese di impianto rinascimentale, Palazzo Crescenzi sede della Biblioteca comunale e il Muga –Museo garibaldino Mentana.

Monterotondo è un grazioso paese ubicato su un’altura che si affaccia sul Tevere. Il centro storico, il cui primo impianto risale all’anno Mille, conserva il Palazzo Orsini-Barberini con il suo piano nobile affrescato da famosi artisti fra cui Paul Brill e Girolamo Siciolante da Sermoneta, e il  Duomo dedicato a Santa Maria Maddalena, notevole esempio di architettura barocca. Merita una visita il Museo Archeologico e Multimediale ospitato all’interno della biblioteca comunale e del palazzo baronale.

l comune di Sant’Angelo Romano sorge forse sui resti della città sabina di Medullia, in seguito conquistata dai Romani. In epoca medievale il centro divenne feudo della famiglia Capocci (XIII secolo),  per poi passare ad altre importanti casate, come quella degli Orsini (XIV – XV secolo), da cui deriva la denominazione della porta di accesso al borgo, dei Cesi (XVI secolo) e dei Borghese (XVII secolo). Il paese oggi si presenta dominato dal Castello, che mantenne le sue funzioni difensive fino al XVI secolo, quando i Cesi lo trasformarono in un palazzo baronale, con stanze riccamente affrescate e decorate. Oggi il castello ospita il Museo Protostorico Naturalistico.  Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria e San Biagio (XVIII secolo), la Chiesa di Santa Liberata risalente al XIV secolo, la Chiesa di San Michele Arcangelo (XII secolo)  e la Chiesa di Sant’Elena, posta fuori dal paese. Nelle prime due chiese citate sono conservati i dipinti di Antoniazzo Romano (XV – XVI secolo).