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Violenza di genere, bullismo e cyberbullismo: il convegno oggi a Palazzo Valentini.

1 Ottobre 2025

Angelucci: “Servono politiche efficaci, reti territoriali, investimenti sull’educazione e sulla prevenzione”

Un prestigioso convegno si è tenuto oggi nella cornice storica di Palazzo Valentini, organizzato dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis, in collaborazione con Città metropolitana, Fondazione Movimento Bambino Onlus, Centro di Ricerca Armando Curcio Editore e Associazione Sette Colonne, per affrontare da più prospettive il tema della violenza di genere, del bullismo e del cyberbullismo.

A portare i saluti istituzionali, assieme al Consigliere metropolitano Mariano Angelucci e al Dott. Francesco Nazzaro, Capo di Gabinetto della città metropolitana di Roma, la Senatrice Flavia Simona Malpezzi, Vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini e in collegamento da remoto Padre Stefano Cecchin OFM, Presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis presso la Santa Sede.

Moderata dal Prof. Fabio Iadeluca, autore del testo “Violenza di genere. Una guerra da non perdere”, alla giornata di confronto hanno partecipato numerosi relatori, tra docenti, rappresentanti della giustizia, psicologi e psicoterapeuti, con l’obiettivo di definire un quadro sociologico, giuridico, storico e investigativo su un fenomeno che affonda le radici in una devianza culturale radicata nella società, quella della disparità di genere, che a partire dal linguaggio e da un contesto culturale strutturato su ogni aspetto della vita quotidiana, dalla dimensione lavorativa a quella familiare, arriva alla concezione estrema del crimine e della violenza, come se una forma di abuso fosse giustificata e tollerata dalle radici culturali in cui si innesta. A questo si affianca e si interseca un altro grave fenomeno che riguarda le fasce più giovani: anche dietro al bullismo e al cyberbullismo ci sono le fondamenta di un disagio sociale profondo, in cui anche in questo caso filtra nella concezione culturale la possibilità che l’abuso di potere e la sopraffazione siano le chiavi per l’affermazione di sé a scapito dell’altro. E questo comporta una doppia sofferenza per le vittime: l’amplificazione del dolore e dell’impotenza, nel sentirsi isolati e non protetti dalla rete privata come da quella pubblica.

Ringrazio tutti i partecipanti per il segno di attenzione comune a un aspetto così complesso e delicato del nostro presente. La violenza di genere, in tutte le sue declinazioni — fisica, psicologica, economica, sessuale — è il frutto amaro di una società che ancora fatica a riconoscere pari dignità, pari opportunità, pari libertà. E ciò è inaccettabile. Serve un cambiamento culturale profondo, che parta dalle famiglie, attraversi le scuole, coinvolga le istituzioni, la politica, il mondo della comunicazione. Un cambiamento che ponga al centro la persona, il rispetto, la legalità, l’educazione emotiva, l’ascolto. Come rappresentante delle istituzioni locali, come Consigliere Metropolitano e Presidente di Commissione di Roma Capitale, voglio dire con forza che su questi temi c’è e ci sarà sempre il massimo impegno. Le istituzioni devono essere presidio, protezione, risorsa. Devono essere capaci di agire — e non solo di reagire — attraverso politiche efficaci, strutture di supporto, reti territoriali, investimenti sull’educazione e sulla prevenzione. Credo fermamente che da incontri come questo possano nascere sinergie fattive e concrete per far fare un passo in avanti alle politiche di prevenzione e di gestione”, ha dichiarato il Consigliere Angelucci in apertura dei lavori.