La Global Network of Water Museums (WAMU+NET) annuncia oggi – alla vigilia della Giornata Mondiale del Suolo – le sette istituzioni europee che ospiteranno la mostra Soil Art Tales. Living Ecosystems for Shared Futures tra febbraio 2026 e giugno 2027.
Sviluppata all’interno del progetto finanziato da Horizon Europe SoilTribes – Glocal Ecosystems Restoring Soil Values, Roles and Connectivity, la mostra indaga le profonde interconnessioni tra suolo, acqua e vita attraverso la lente dell’arte contemporanea. A cura di Stefano Cagol, Soil Art Tales presenta opere di quattro artisti di riconosciuta fama internazionale: Binta Diaw (IT/SN), Nikki Lindt (NL/US), Jo Pearl (UK), Miguel Teodoro (PT).
Attraverso empatia, creatività e riflessione scientifica, la mostra invita i visitatori a riscoprire il suolo come ecosistema vivente e alleato essenziale per costruire un futuro più sostenibile e resiliente.
La mostra itinerante inizierà il suo viaggio a Porto, in Portogallo, presso la prestigiosa Fondazione Serralves nel febbraio 2026, dove rimarrà esposta fino al 26 aprile 2026.
Da lì, Soil Art Tales si sposterà a Roma, dove dal 14 maggio al 5 giugno 2026 sarà ospitata a Villa Altieri, sede storica di Città Metropolitana di Roma, in collaborazione con ANBI – Associazione Nazionale Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari.
Dopo la tappa italiana, la mostra proseguirà il suo tour europeo, raggiungendo il Posavski muzej Brežice in Slovenia e la Galleria Nazionale di Bulgaria a Sofia. Completerà poi un programma speciale con presentazioni in Francia, alla Experimenta Biennale di Grenoble, e in Polonia presso il Milanowskie Centrum Kultury, coinvolgendo un ampio pubblico durante tutto il percorso. Il tour si concluderà sulle Alpi, nello scenografico Castel Belasi – Contemporary Art Center for Eco Thought nel giugno 2027, una cornice ideale per questa esplorazione creativa del suolo.
Ogni sede arricchirà la mostra con attività educative e pratiche, spesso sviluppate in collaborazione con altri partner di SoilTribes, per coinvolgere scuole e pubblico più ampio nell’esplorazione dei valori condivisi di suolo e acqua.