A Palazzo Valentini, in Aula consiliare “Giorgio Fregosi”, l’omaggio di Città metropolitana all’Alfiere della Repubblica Edoardo Levanja, uno dei 29 ragazzi e ragazze che hanno ricevuto ad aprile l’attestato d’onore dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella per essersi distinti, nel 2025, in studio, attività culturali, scientifiche, artistiche e sportive, si sono impegnati nel volontariato o hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.
Edoardo, 13 anni, di Monterotondo, è stato insignito della pregevole onorificenza per l’impegno di inclusione, generoso e concreto, svolto attraverso la pratica del baskin. Attento ai bisogni degli altri, la sua amicizia e solidarietà si sono manifestate nei confronti di una compagna di scuola con disabilità, a cui si dedica anche oltre l’orario scolastico, la sua preziosa e dolcissima amica Gaia. Edoardo, con una scelta in controtendenza rispetto ad altri suoi coetanei, ha deciso di giocare a baskin nella squadra della sua amica – all’interno della ASD Baskin Sabina, una realtà locale molto attiva in campionati italiani e iniziative della rete di questo sport, sostenuto dal Comitato Paralimpico Italiano – proprio per aiutarla durante gli allenamenti, dimostrando con grande maturità di saper andare oltre gli stereotipi sociali.
Il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna e la Consigliera metropolitana Alessia Pieretti, delegata a Innovazione tecnologica, Transizione digitale, Sviluppo economico, Attività turistiche, Energia di Città metropolitana di Roma Capitale, hanno incontrato Edoardo e Gaia assieme ad altri compagni di squadra e alle loro famiglie, consegnando un lingotto con l’effige di Palazzo Valentini, sede istituzionale dell’Ente metropolitano.
“Voglio ringraziare innanzitutto Edoardo e la sua famiglia: l’onorificenza ricevuta rappresenta un sentito riconoscimento per l’instancabile dedizione e la straordinaria attività svolta a favore della comunità. Ha dimostrato una rara combinazione di altruismo, passione e concretezza che ha avuto un impatto profondamente positivo sulla vita di molte persone e in questo specifico caso sulla sua cara amica Gaia.
Ringrazio, allo stesso modo, tutte le persone che con il loro operato offrono un aiuto concreto a chi ne ha bisogno e con le loro azioni contribuiscono a sensibilizzare l’opinione pubblica su importanti tematiche sociali, stimolando la solidarietà e la partecipazione attiva e consentendo a ragazze e ragazzi con disabilità di praticare l’attività sportiva e di creare attraverso lo sport le condizioni per una società aperta e inclusiva. Città metropolitana ha sostenuto l’ASD Baskin Sabina, che, grazie all’impegno della Consigliera Pieretti, attraverso il progetto “Piacere Baskin” concluso a marzo di quest’anno, nell’ambito del bando a sostegno di attività sportive nei Comuni dell’area metropolitana, ha tra i suoi obiettivi principali il sostegno allo Sport e all’inclusione. Con i PUI Sport, che racchiude 63 progetti, prevediamo di riqualificare centri sportivi, campi di calcio e piscine di proprietà pubblica, con l’obiettivo di ottimizzare le strutture, migliorando l’efficientamento energetico e soprattutto abbattendo le barriere architettoniche, per consentire a tutti di praticare lo sport garantendo inclusione e accessibilità. L’obiettivo primario, condiviso e sostenuto dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Gualtieri, è proprio quello di “aprire le porte dello sport a tutti”, perché la pratica sportiva ha la straordinaria capacità di unire persone di diverse provenienze, culture, abilità e condizioni sociali. Rompe le barriere, promuove l’integrazione e celebra la diversità, dimostrando che ciò che conta è la passione e l’impegno, non le differenze”.
“Da ex atleta, voglio sottolineare come il Baskin sia l’unico sport nel quale giocano insieme ruoli di entrambi i generi e con diversi livelli di abilità. La forza del progetto e dell’attività di Baskin Sabina è quella di andare oltre, unire le forze – tra diverse realtà, istituzioni, territori – per lavorare insieme a un percorso entusiasmante di inclusione, un viaggio che regala sorrisi (perché quello di Gaia vale più di mille parole), fa vivere lo sport per tutti e nel quale ragazzi come Edoardo brillano per il loro impegno e le loro scelte. Grazie a Edoardo, Gaia e Michela Oriella, a tutto il suo staff, agli atleti e alle famiglie che li supportano. Grazie per quello che ci stanno insegnando: la Città metropolitana vi sostiene e vi sosterrà sempre, svolgendo appieno il suo ruolo anche per la crescita di comunità dove lo sport, come la cultura, siano strumenti di inclusione, amicizia e determinazione, senza barriere”.
Perché l’Alfiere?
Nel gioco degli scacchi, l’alfiere è considerato un pezzo a lungo raggio. Si può spostare in diagonale per tutte le caselle disponibili senza poter saltare al di sopra di un pezzo amico. Un alfiere è utile quando può muovere senza ostacoli, senza pedoni amici al centro della scacchiera che ne blocchino il cammino. Si muove per catturare i pezzi avversari occupando la casa su cui si trovano. Mutuando dal lessico del complesso gioco degli scacchi, l’Alfiere, in questo caso Edoardo, nella scacchiera dove le case bianche e nere sono riempite da persone, relazioni, sensibilità e sentimenti, nel giocare la sua partita – vissuta tra il campo da Baskin della Scuola Media Cardinal Piazza di Monterotondo Scalo e il Centro di Aggregazione Giovanile Il Cantiere, servizio pubblico del Comune di Monterotondo gestito dalla Cooperativa Sociale Folias – “ha stravolto le regole degli scacchi e spesso si è mosso sulla scacchiera infischiandosene. Ha mosso non solo in diagonale e in ogni direzione, ma anche saltellando allegramente attorno agli ostacoli posti dai coetanei che gli chiedevano di cambiare gioco, di sceglierne uno che non fosse per disabili. In lui hanno prevalso il legame, l’amicizia, il sentimento, in barba ad ogni differenza di condizione. Se Edoardo è l’Alfiere, quindi, la “Regina” è la sua amica Gaia Nur Binen, 14 anni, e la “Torre”, Michela Oriella, mamma di Gaia e Presidente dell’ASD Baskin Sabina, solida ed incrollabile nella sua volontà di favorire la piena espressione delle potenzialità umane e sociali di sua figlia e di tutti i ragazzi della squadra”. (fonte: Folias Coop Sociale).