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Q&A (ITA-EN)

L’Italia dovrebbe ricevere un sostegno finanziario significativo dai fondi europei del Recovery Plan NextGenerationEU. Quali sono le sue opinioni su come utilizzare al meglio questo denaro per quanto riguarda la sua città e la formazione?

Gli investimenti in infrastrutture educative, sia tangibili che immateriali, rappresentano aspetti cardine per la ripresa.

Un ampio programma di digitalizzazione e riabilitazione scolastica per rendere le nostre scuole più verdi, più digitali, più innovative, più sostenibili, inclusive. Un’attenzione mirata e di lunga durata sul miglioramento della qualità dell’insegnamento e uno stretto collegamento tra formazione, istruzione e lavoro.

I dati forniscono elementi chiari e convincenti sul fatto che rendere le scuole più verdi oggi è estremamente conveniente, rappresenta una scelta di progettazione decisamente migliore dal punto di vista fiscale e fornisce ambienti scolastici più sani che aiutano gli studenti a rimanere in contatto con il resto della natura, aiutandoli a imparare, sia passivamente che attivamente, l’efficienza energetica e la resilienza. Un investimento che ha un impatto positivo sul settore delle costruzioni, un settore con un alto potenziale di stimolo economico, creazione di posti di lavoro e trasformazione ecologica. Esiste una seconda linea di decisioni su cui investire: la formazione continua. Dobbiamo investire nella riqualificazione, offrendo maggiore e migliore formazione professionale ai lavoratori che già operano nel mercato o ai residenti a rischio di licenziamento a causa dell’epidemia.Considerando le nostre pressanti esigenze in materia di infrastrutture scolastiche, assistenza sanitaria, alloggi migliori, ripresa economica, miglioramento dei nostri sistemi di trasporto pubblico e costruzione di una migliore infrastruttura digitale, dovremmo includere e riflettere sistematicamente sulle esigenze e sulle aspirazioni di coloro che sono più vulnerabili. Questo approccio all’infrastruttura inclusiva è la chiave del nostro futuro.Come parte della nostra risposta alla crisi, che dovrebbe essere più audace e più decisiva della risposta che abbiamo dato alla crisi finanziaria globale, non abbiamo altra scelta che chiedere un futuro trasformativo, con un piano di ripresa inclusivo più olistico e adattabile, che incorpori le lezioni sulle iniquità e disuguaglianze passate.Non dobbiamo scegliere tra resilienza per le persone e resilienza per l’ambiente durante la progettazione e la costruzione delle infrastrutture. Questa è una scelta falsa, perché resilienza per le persone e resilienza per l’ambiente si sostengono a vicenda. E per quanto riguarda la transizione digitale, la connettività, le competenze digitali e una società digitale incentrata sulla persona devono essere al centro di un futuro digitalizzato. Eliminare tutti i divari digitali significa eliminare i divari sociali.

Follow up: come può il sistema educativo aiutare la città a diventare più resiliente?Conosciamo l’impatto che la pandemia COVID-19 continua ad avere sulla nostra economia. L’istruzione è indispensabile per permetterci di lavorare e crescere di più e meglio. L’istruzione e la formazione professionale saranno parte integrante del sostegno alla ripresa della città metropolitana di Roma, poiché aiutiamo le comunità, le imprese e i servizi pubblici a ricostruire meglio. I residenti senza lavoro, in cassa integrazione o a rischio di licenziamento a causa dell’epidemia dovrebbero poter accedere a un sostegno mirato per riqualificarsi in nuovi settori lavorativi. Il programma di riqualificazione dovrebbe includere lo sviluppo di talenti per i settori in crescita nell’economia della città metropolitana di Roma – compresa la crescita innovativa, digitale e verde – collegandosi con altri flussi di finanziamento e garantendo anche la stabilità dei settori chiave della città metropolitana di Roma come il turismo, la salute, l’industria dei servizi.C’è anche un aspetto più generale che deve giocare un ruolo centrale nelle nostre riflessioni e nei programmi di investimento sull’istruzione.La pandemia ha mostrato l’importanza, per gli individui e per le società, di avere la capacità di rispondere rapidamente a rischi e incertezze impreviste. Ciò implica la capacità di comprendere la complessità, di anticipare diversi scenari, di negoziare compromessi e di collaborare alla ricerca delle migliori soluzioni. Abbiamo bisogno di un’istruzione che vada oltre l’erogazione di conoscenze e competenze di base e conduca a consapevolezza, idee e azioni che ci aiutino ad avanzare verso lo sviluppo sostenibile e comunità resilienti.


Italy is expected to receive substantial financial support from the EU’s NextGenerationEU recovery funds. What are your views on how to best make use of this money with regard to your city and VET?

Investments in educational infrastructure, both tangible and intangible represent a pivotal place for the recovery.

An extensive programme of digitalization and school rehabilitation to make our schools greener, more digital, more innovative, more sustainable, inclusive. A focused, long-running emphasis on improving the quality of teaching, and a close connection between training and education and work.

The data provide a clear and compelling case that greening schools today is extremely cost-effective, represents a fiscally far better design choice, and provides school healthier environments that help students stay connected with the rest of nature, while helping them learn, both passively and actively, about energy efficiency and resilience. It will positively impact on the construction sector, a sector with high potential for economic stimulation, job creation and ecological transformation. There is a second line of decisions, on which investment must be focused: continuing education. We must invest in re-skilling and up-skilling, offering more new vocational training for workers who are already operating within the market or residents at risk of redundancy due to the outbreak.

As we consider our pressing needs in school infrastructure, healthcare, better housing, economic recovery, and building back our public transportation systems and building out better digital infrastructure, we should systematically include and reflect the needs and aspirations of those who are most vulnerable in the infrastructure building process and in outcomes. This approach to inclusive infrastructure holds the key to our future.

As part of our response to the crisis, which should be bolder and more decisive than our response to the global financial crisis, we have no choice but to demand a transformative future, with inclusive recovery plan that is more holistic and adaptable, incorporating lessons from past inequalities and inequities.

We have not to choose between resilience for people and resilience for the environment when designing and building infrastructure. This is a false choice, because they are mutually supportive. And as to digital transition, connectivity, digital skills, and a human-centred digital society needs to be in the centre of a digitised future. Eliminating all digital gaps is eliminating social gaps.

Follow up: How can the education system help the city to become more resilient?

We know the impact that the COVID-19 pandemic continues to have on our economy. Education is indispensable in order to enable us to work and grow more and better. Education and skills training will be integral to supporting the metropolitan city of Rome’s recovery, as we help communities, businesses and public services to build back better. Residents on furlough or at risk of redundancy due to the outbreak should be able to access targeted support to retrain into new job sectors. The retrain scheme should include developing a talent pipeline for growing sectors in the metropolitan city of Rome’s economy – including innovative, digital, and green growth – by linking in with other funding streams, and also ensuring the stability of the metropolitan city of Rome foundation sectors such as tourism, health, service industry.   

There is also a more general aspect that must play a central role in our reflections, and in the investment programmes focused on education.

The pandemic has shown us the importance for individuals and societies to have the ability to quickly respond to unexpected risks and uncertainties. This implies the ability to understand complexity, to anticipate different scenarios, to negotiate trade-offs, and to collaborate in finding the best solutions. We need education that goes beyond providing basic knowledge and skills and leads to awareness, ideas and action that help us advance towards sustainable development and resilient communities.