MENU

DANTEDI’, 25 Marzo 2020

Beatrice tutta ne l’etterne rote

fissa con li occhi stava; e io in lei

le luci fissi, di là sù rimote.

Nel suo aspetto tal dentro mi fei,

qual si fé Glauco nel gustar de l’erba

che ’l fé consorto in mar de li altri dèi.

Trasumanar significar per verba

non si poria; però l’essemplo basti

a cui esperïenza grazia serba.

Paradiso, Canto I, vv. 64-72.

Sovra candido vel cinta d’uliva

Donna m’apparve, sotto verde manto

Vestita di color di fiamma viva

Purgatorio, Canto XXX, vv.31-33

Mercoledì 25 marzo 2020 si celebra il Primo Giorno Nazionale Dantesco, in preparazione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, che cadrà nel 2021. La data del 25 marzo è stata riconosciuta come l’inizio del viaggio ultraterreno di Dante nella Divina Commedia. Il giornalista e scrittore Paolo di Stefano e il linguista Francesco Sabatini hanno coniato il termine Dantedì.

La Biblioteca Istituzionale e l’Archivio Storico della Città metropolitana di Roma Capitale intendono aderire all’appello lanciato dal Ministro dei Beni Culturali al mondo artistico, culturale, scolastico e a tutti i cittadini, sui social (con l’hashtag #Dantedì e #IoleggoDante) o da casa a leggere e ricordare Dante Alighieri con un proprio contributo, dedicato, in questo mese di Marzo, alla “Donna” ispiratrice del sommo poeta, BEATRICE, offrendo un piccolo percorso bibliografico dal proprio patrimonio librario e documentario.

Beatrice Portinari de’ Bardi, detta Bice, secondo la tradizione letteraria, è la Beatrice amata da Dante. Ne fa riferimento Giovanni Boccaccio nel commento alla Divina Commedia. La data di nascita, a Firenze nel 1266, è stata ricavata per analogia con quella presunta di Dante di un anno più grande (1265), la data di morte dalla Vita Nova, Firenze, 8 giugno 1290. Era la figlia del banchiere Folco Portinari, fondatore dell’Ospedale di Santa Maria Nuova e, appena adolescente, andò in sposa nel 1287 a Simone de’ Bardi, esponente di un’altra importante famiglia di banchieri fiorentini. Beatrice, che Dante incontrò per la prima volta a nove anni e con la quale non scambiò mai una parola, è la prima donna a lasciare una traccia indelebile nella letteratura italiana: protagonista delle prime poesie stilnoviste di Dante, poi raccolte nella Vita Nova e della Divina Commedia, ma anche di opere d’arte moderne, come Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti (1872) e Beatrice di Marie Spartali Stillman (1895).

 

Percorso di lettura

DE COURTEN, M. L. GIARTOSIO, La Beatrice di Dante di G. Rossetti. Storia di un manoscritto e di un plagio, in “Nuova Antologia: rivista di lettere, scienze ed arti”, Serie 7, v.273, 1930, p.429-444;

BIBL CMRC RIV B 99 1-6

CERESI MADDALENA, Collezione manoscritta di codici danteschi della Divina Commedia, esistenti in riproduzione fotografica presso la filmoteca dell’Istituto di patologia del libro “Alfonso Gallo”, Roma, 1965 [Estratto. dal Bollettino dell’Istituto di patologia del libro “Alfonso Gallo”, a. 24. (1965), fasc. 1.-4];

BIBL CMRC Misc. VI 190

MANCINI, AUGUSTO, La Beatrice di Dante e il Canova, in “Nuova Antologia di lettere, scienze ed arti”, Serie 6, v.230, 1923, p.343-347;

BIBL CMRC RIV B 99 1-6

OPERE MINORI di Dante Alighieri, Firenze, L. Allegrini e G. Mazzoni, 1831: 1.1 Poesie di Dante Alighieri, precedute da un discorso intorno alla loro legittimità, 1834; 2.1 Convito di Dante Alighieri ridotto a lezione migliore, 1834; 3.1 Dantis Aligherii De Monarchia Libri 3, 1839;

BIBL CMRC B 106 2

PINELLI, BARTOLOMEO, Bartolomeo Pinelli romano, le sue invenzioni sullo stesso poema di Dante Alighieri di propria mano incise, Roma, 1824-1826;

BIBL CMRC Inc II 38 1-3

SONNINO, SIDNEY, Beatrice, in “Nuova Antologia di lettere, scienze ed arti”, Serie 6, v.216, 1922, p.318-336;

*Sidney Sonnino, Ministro delle Finanze(1893-1894) e del Tesoro(1893-1896), Presidente del Consiglio dei Ministri (1906,1909-1910) e Ministro degli Esteri del Regno d’Italia, su impulso della Regina Margherita di Savoia, fu il fondatore nel 1913 della Casa di Dante a Roma.

BIBL CMRC RIV B99 1-6