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Consegnati questa mattina i diplomi di manutentore del verde presso il carcere di Rebibbia per il progetto pilota “Fratelli tutti”. Alla cerimonia il Sindaco di Roma e il Capo di Gabinetto di Città metropolitana

19 Dicembre 2025

Sono stati consegnati questa mattina all’interno del Teatro Pietro Angerosa, nell’istituto penitenziario di Rebibbia, i primi attestati del progetto pilota “Fratelli tutti”, che il sindaco Roberto Gualtieri ha voluto donare a Papa Francesco in occasione dell’anno Giubilare. Si tratta di una importante iniziativa, che rientra nel Polo Pubblico della Formazione professionale di Roma Capitale e Città Metropolitana che si è svolto in collaborazione con Ama, finalizzata a creare nuove competenze a uomini e donne privi della libertà personale.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Gualtieri, l’assessora capitolina a Scuola, Formazione e Lavoro, Claudia Pratelli; il Capo di Gabinetto di Città Metropolitana, Francesco Nazzaro; il Direttore Ama Alessandro Filippi e la Garante dei detenuti Valentina Calderone

Sono 35 i neodiplomati che lo scorso luglio, presso Rebibbia Femminile e Rebibbia nuovo complesso, hanno superato con profitto l’esame per Manutentori del verde, riconosciuto a livello nazionale e che abilita all’esercizio della professione. A consegnare i diplomi è stato Gualtieri congratulandosi per il traguardo raggiunto: “Voglio ringraziare tutti voi – ha detto il sindaco – per aver dato fiducia a questa iniziativa che di fatto crea nuove professionalità e nuove opportunità per costruire un futuro al di fuori dell’istituto penitenziario”.

“Spesso la comunicazione tra le Amministrazioni Pubbliche e gli Enti penitenziari è difficile per le rispettive dinamiche interne. Il dialogo in questo caso – ha detto Nazzaro – è stato sì complesso ma decisamente proficuo. Tutto il lavoro che abbiamo svolto insieme va portato avanti, in questi mesi è come se fosse stata costruita una serra ed effettuato un primo raccolto: facciamo in modo che si continuino a coltivare semi e raccogliere frutti.”

Tre gli obiettivi del progetto: valorizzare le competenze delle persone private della libertà personale; agevolare il loro reinserimento sociale e professionale e, infine, rilasciare ai partecipanti qualifiche riconosciute e spendibili sul mercato del lavoro, oltre che ad una applicazione già all’interno dell’Istituto detentivo.

Ai corsi di formazione hanno preso parte coloro che ne hanno fatto richiesta e che sono stati selezionati dal personale di Rebibbia. Sono stati ammessi all’esame coloro che hanno svolto almeno l’80% delle 212 ore di lezioni teoriche e pratiche (80 ore nelle aree verdi), cosi come previsto dallo Standard formativo e professionale fissato dalle norme in vigore.

I corsi sono stati articolati in tre moduli didattici: costruire aree verdi, parchi e giardini, curare e manutenere aree verdi, parchi e giardini; operare in sicurezza sui luoghi di lavoro. Superato l’esame gli allievi e le allieve hanno potuto anche partecipare ad un ulteriore corso di formazione realizzato in collaborazione con Ama Roma S.p.a. finalizzato all’acquisizione di competenze nella gestione di piccoli impianti destinati al compostaggio e al recupero dei rifiuti organici ad uso locale.

Interessante il dato che riguarda il potenziale professionale: nel 2024 le richieste nel settore sono state pari 5640 unità, nel Lazio nello stesso periodo sono state 450. Ancora oggi la domanda di professionalità specifiche nel settore risulta maggiore dell’offerta a causa di mancanza di candidati o preparazione inadeguata. Il settore florovivaistico ha registrato dal 2019 al 2024 un incremento del 23% rivelandosi un settore in forte espansione. L’iniziativa “Fratelli tutti” si inserisce, dunque, in un contesto fortemente positivo per chi, una volta concluso il periodo detentivo, voglia intraprendere una nuova professione dedicandosi alla cura del verde.