A Palazzo Valentini si è tenuta una giornata di studio organizzata da Città metropolitana con la Pontificia Academia Mariana Internationalis presso la Santa Sede, articolata in due momenti: nella sessione della mattina, “I crimini di guerra e contro l’umanità” e nella sessione pomeridiana al centro la pericolosità delle mafie straniere in Italia e nel mondo.
Filo conduttore delle discussioni, i due volumi curati da Fabio Iadeluca, Coordinatore dei Dipartimenti presso la PAMI. “Le atrocità dei conflitti armati del XX secolo”, edito dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis presso la Santa Sede, e “La pericolosità delle mafie straniere in Italia e nel mondo”, edito dall’Armando Curcio Editore.
A portare i saluti istituzionali Mariano Angelucci, Presidente Commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale e Consigliere metropolitano.
In apertura dei lavori, gli interventi di Maurizio Block, Procuratore Generale Militare presso la Corte di Cassazione e di padre Stefano Cecchin, Presidente Pontificia Accademia Mariana internazionale (PAMI) presso la Santa Sede. Tra i relatori della mattina, padre Gian Matteo Roggio, Direttore dei Dipartimenti presso la Pontificia Accademia Mariana Internazionale, la Prof.ssa Avv. Paola Balducci, Docente Università Luiss, già Componente del Consiglio Superiore della Magistratura, il Dott. Lodovico Mariani, Rappresentante associazione Un porte per, responsabile programma Shelter city e coordinatore della rete delle città rifugio, sostenuta da Città metropolitana.
A seguire l’evento, gli studenti di una classe seconda del liceo “Plauto” e della Pontificia Academia.
“L’amministrazione Gualtieri ha deciso 4 anni fa di Aprire i luoghi delle istituzioni ai giovani e ai cittadini, perché anche conoscere i luoghi dove si prendono decisioni per la collettività stringe il rapporto tra Stato e cittadinanza”, dichiara il Consigliere Angelucci.
“Oggi è una giornata che Città metropolitana, in virtù della stretta collaborazione con la PAMI, formalizzata da un protocollo d’intesa, ha fortemente voluto, proprio nel giorno in cui si ricorda la strage di Nassirya, in cui persero la vita 19 italiani impegnati nella missione di pace in Iraq, uno degli attentati più gravi che ha interessato il nostro paese dopo la seconda guerra mondiale. È fondamentale che i ragazzi conoscano il passato per evitare di cadere in errore nel presente, proprio oggi che la guerra è alle porte dell’Europa e che si consumano crimini contro civili pressoché ogni giorno. I concetti di crimine e guerra vanno intesi in senso ampio, sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali: una guerra all’interno delle nostre città è quella che si consuma con i traffici illeciti e le infiltrazioni mafiose che minano il benessere sociale, contro la quale istituzioni e forze armate lottano quotidianamente. Trasmettere conoscenza e memoria è il primo dovere che abbiamo verso le nuove generazioni: affrontare i crimini in un senso ampio, nella loro portata internazionale, sia da un punto di vista giuridico che storico e sociale, è un approfondimento essenziale per far comprendere cosa significhi in concreto difendere i diritti e garantire i presupposti di una società libera e pacifica, dove ciascuno possa affermarsi e fare la propria parte, nel proprio paese e nel mondo”, conclude Angelucci.



