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Riserva naturale della Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco

Ente Gestore: Città metropolitana di Roma Capitale

Dirigente: Dott. Geol. Alessio Argentieri

E-mail: direttoreareeprotette@cittametropolitanaroma.it

Sede Gestore: Dip. III – Servizio Aree protette – Tutela della biodiversità, viale Giorgio Ribotta 41/42 – 00144 Roma. Tel. 06/6766 3320; 06/6766 3159: 06/6766 3302.

Referente dell’area: dr. Vincenzo Buonfiglio – cell. 348/5212135

Ufficio presso la Riserva: 06/6766 7258 – 7260

Legge Istitutiva: Legge Regione Lazio 29/97

Estensione: 997 ettari

I Comuni della Riserva: Mentana, Monterotondo e Sant’Angelo Romano

Ingressi Riserva naturale: Via  di Gattaceca snc (comune di Monterotondo) e via Basento (comune di Mentana)

Come Arrivare: SS Salaria; SP Nomentana; in terno da Roma Trastevere e Tiburtina, Metropolitano FM1; linee CO.TRA.L da Roma Tiburtina

Il territorio della Riserva naturale si estende per circa mille ettari tra la valle del Tevere ed i Monti Cornicolani, all’interno della Sabina Romana. E’ caratterizzato da un paesaggio collinare a mosaico con ampie zone destinate al pascolo ed alle coltivazioni che si inseriscono tra lembi di boschi, attualmente di superficie limitata, una testimonianza della più ampia formazione forestale che originariamente ricopriva la regione dei Monti Cornicolani. L’area è tutelata sia per il valore botanico dei suoi frammenti forestali che per l’intenso carsismo che si manifesta con grotte, inghiottitoi, “sventatori”, doline. Fra queste ultime spicca il Pozzo del Merro, dolina di crollo tra le più profonde del mondo (circa 80 metri dal piano campagna e ulteriormente esplorato fino ad una profondità di 392 metri), che si caratterizza per le pareti ricoperte di fitta vegetazione e per la presenza di un lago sul fondo.

Non mancano le testimonianze storiche e archeologiche che vanno dalla preistoria al medioevo, caratterizzando ulteriormente questa Riserva. Nella zona è evidente l’azione dell’uomo data la presenza di aziende agricole private, di aziende ed istituti sperimentali del Ministero delle Politiche Agricole e di un ente di fruizione collettiva delle risorse del bosco (Università Agraria di Castelchiodato).

All’interno del fitto bosco della Macchia di Gattaceca si possono percorrere tre sentieri principali individuati dai numeri di catasto del Club Alpino Italiano 437, 438 e 439 con le relative varianti. A Bosco Nardi si può invece percorrere il sentiero ad anello contrassegnato dal numero 436. Tutti i sentieri si sviluppano su aree pubbliche e sono cartografati e descritti nella nuova Carta escursionistica della Riserva naturale.

Nulla Osta: L.R. 29/97 : “Norme in materia di aree naturali protette regionali”. Art. 28 (nulla osta e poteri d’intervento dell’ente di gestione) “Il rilascio di concessioni od autorizzazioni, relativo ad interventi, impianti ed opere all’interno dell’area naturale protetta, è sottoposto a preventivo nulla osta dell’ente di gestione ai sensi dell’art. 13, commi 1, 2 e 4, della L. 394/1991.”

Ultimo aggiornamento: 19 maggio 2021

Allegati

Il perimetro istitutivo della Riserva naturale della Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco (L.R. 29/97)