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27 Gennaio 2017, Giorno della Memoria. “Per non dimenticare…per conoscere, per ricordare” attraverso una selezione di volumi significativi della Biblioteca della Città metropolitana di Roma Capitale

Il Ventesimo secolo è stato il più violento nella storia dell’umanità: lo hanno sconvolto due Guerre Mondiali e molti altri conflitti. Ma quello nazista fu un progetto culturale criminale basato su principi di diseguaglianza e discriminazione, sul razzismo, sull’intolleranza e sulla negazione di ogni valore di libertà e democrazia. Settantadue anni fa, proprio il 27 gennaio, le avanguardie del Corpo d’Armata Sovietica entravano ad Auschwitz, liberando i pochi sopravvissuti. E’ per questo che si è voluta una legge che istituisse anche nel nostro Paese la Giornata della Memoria, il 27 gennaio di ogni anno, “Giorno della Memoria della Deportazione e dello Sterminio”. Una giornata di riflessione, che si radica con forza nelle parole di Primo Levi:

Meditate che questo è stato

Il percorso di lettura: R.R. Salmonì A15810, “Ho sconfitto Hitler. Appunti, note e frammenti di memoria di un sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau”, Roma, 2011. [Bibl. C. M. R. C., R 897]

La parabola della nostra civiltà è rappresentata dall’esperienza drammatica, coinvolgente, di Rubino Romeo Salmonì, un ragazzo romano, poco più che diciottenne, di religione ebraica, costretto a subire le leggi razziali e più tardi, l’occupazione nazi-fascista di Roma e la deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz. La storia di tutti noi è la vita di Romeo, discriminazione, deportazione, successiva rinascita e il bisogno, una volta scampato al campo di sterminio, di raccontare con semplicità e sensibilità la sua tragica esperienza. Come Romeo riuscì con coraggio, fortuna e determinazione a sfuggire dalla macchina dello sterminio, allo stesso modo l’Europa resistette prima alle ideologie totalitarie di discriminazione e sopraffazione, poi nel secondo dopoguerra ad individuare nuove regole per un vivere comune nel rispetto delle democrazie e dei popoli. E’ indispensabile mantenere viva la memoria, memoria come conoscenza, per contribuire alla realizzazione, in ogni parte del mondo, di società fondate su regole di giustizia sociale e rispetto dei diritti.

Viaggio nella memoria. Per conoscere, per ricordare. Gli studenti della Provincia di Roma visitano i lager nazisti, Roma 2005. [Bibl. C. M. R. C., R 794]

Resoconto di uno dei viaggi della Memoria degli studenti delle scuole superiori della provincia di Roma nei campi di sterminio nazisti che hanno fatto proprie queste parole di Primo Levi:

Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgono di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani, né mai.

e i versi di Martin Niemoeller (pastore evangelico deportato a Dachau):

Prima vennero per gli ebrei e io non dissi nulla perché non ero ebreo. Poi vennero per i comunisti e io non dissi nulla perché non ero comunista. Poi vennero per i sindacalisti e io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi vennero a prendere me. e non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.

“Insieme per ricordare”, a cura dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Stanislao Cannizzaro di Colleferro, [Pontinia : Grafica 87] 2004. [Bibl. C. M. R. C., MISC Rb 200]

Questo volume racconta l’esperienza unica degli studenti dell’ITIS Cannizzaro e di altri istituti scolastici di Colleferro che hanno percorso insieme i momenti della tragedia della Shoah attraverso una riflessione corale che ha segnato per sempre la loro esistenza. “I brani, le poesie e i disegni, usciti da questo lavoro collettivo hanno la forza e la drammaticità di esperienze realmente vissute e costituiscono un contributo alla formazione della coscienza di tutti” :

LA STORIA SI RIPETE

I campi di concentramento nazisti ci hanno fatto capire l’orrore di cui l’uomo è capace. Come si può uccidere per affermare la superiorità della propria razza? Dopo l’antisemitismo, a quanti altri discriminazioni e genocidi dobbiamo ancora assistere? Auschwitz, l’ex-Yugoslavia, il Ruanda…la storia sembra non averci insegnato niente.

Eugenio De Paolis I A, (p. 44)

MEMORIA

Dimenticare il passato. Dimenticare ciò che è stato. Dimenticare ogni crudeltà. Ecco ciò che desidererebbero coloro che hanno “vissuto”! Bisogna invece ricordare: richiamare alla memoria quei momenti di tristezza, solitudine, paura. Paura dell’ignoto; il non essere, il non esistere! Come può l’uomo togliere la dignità all’altro uomo, al fratello!? Con che diritto si erge su tutti e su tutto? Ecco ciò che dobbiamo fare! Non dimenticare…ricordare; non cadere nell’oblio del passato, ma tenerlo come monito del nostro presente.

Anna Laura Fioribello, SMS III C (p. 92)